POLONIA

UN PO' PIU' NEL DETTAGLIO

Vi chiederete cosa siamo andati a fare fino a Nieszawa, oltre che per incontrare i nostri partner  e visitare quella parte di Polonia. In effetti questa prima tappa era molto importante perché, secondo quanto previsto dal progetto, avremmo dovuto estrarre a sorte l'ordine in cui i Paesi partecipanti avrebbero scritto la  fiaba e decidere anche quali funzioni di Propp ciascun paese avrebbe sviluppato. Soprattutto questo secondo passaggio ci ha creato qualche problema perché non tutti i partner conoscevano Propp (incredibilmente, i programmi italiani sono risultati più ricchi e più vasti! è stata una piacevolissima sorpresa) e inoltre alcuni temevano di impedire in questo modo il libero spiegarsi della creatività degli studenti; dopo una lunga discussione e mediazione ( ci hanno aiutato anche i nostri ragazzi, Gianmarco Alessandro e Ambra, il cui inglese questa volta è stato davvero indispensabile), ci siamo trovati d'accordo sul numero MINIMO di funzioni per ciascuna tranche di fiaba e abbiamo potuto procedere all' ESTRAZIONE! 
Nel cortile della scuola, il rappresentante di ciascuna nazione ha estratto un foglietto dal cappello ed ecco l'ordine che ne è seguito: Germania, Lituania, Turchia, Italia, Aland, Polonia, Cipro. 

I rappresentanti delle scuole coinvolte
                                                 
RIASSUNTO DELL'IMPRESA!

Abbiamo effettuato il nostro viaggio in Polonia a settembre, già faceva freddino...
Dopo aver visitato Varsavia,



 insieme ai nostri amici europei ci siamo recati verso nord, a Nieszawa, dove ci aspettavano i ragazzi ospiti. Il viaggio in pullman è stato lungo, siamo arrivati a notte fonda...I ragazzi, tra l'assonnato e lo spaurito, sono stati presi in consegna dalle famiglie ospiti, noi insegnanti siamo stati portati in un convento al centro del paese..


Sono stati cinque giorni molto intensi: visite, studio, una mini-crociera sulla Vistola, un concerto...abbiamo anche piantato l'albero del Comenius, che speriamo crescerà alto e forte....


Insomma è stata un'esperienza che non dimenticheremo facilmente!






4 commenti:

  1. Un'esperienza incredibilmente divertente e istruttiva, che mi ha permesso di conoscere un'Europa fino a prima sconosciuta. E' stato un viaggio veramente ricco di sorprese, dalla interessantissima storia della nazione fino ai piatti tipici (solo per palati raffinati).
    Ringrazio moltissimo la scuola e le altre nazioni per averci regalato questa bellissima opportunità = )

    RispondiElimina
  2. Questo è il commento di Alessandro, che però non ha firmato!! Speriamo presto in un racconto più dettagliato dell'esperienza...

    RispondiElimina
  3. Sono una studentessa del liceo scientifico Keplero, mi chiamo Ambra e ho 17 anni; frequento a scuola il corso teatrale che ha aderito al progetto Comenius, che coinvolge altre 6 nazioni e che prevede dei viaggi nei vari paesi per la realizzazione dello spettacolo finale che si terrà proprio a Roma.
    Io sono partita a settembre per la Polonia insieme a due ragazzi e a due professoresse; il primo giorno abbiamo visitato la capitale, Varsavia città che mi è piaciuta molto per la sua tranquillità e originalità. Dopo un lungo viaggio in pulman, a tarda notte siamo arrivati nella cittadina della scuola ospite: Niescwa, sulle rive della Vistola. Noi ragazzi abbiamo conosciuto i nostri ospiti, le prof sono state alloggiate in un convento. Tutti sono stati molto accoglienti ma non sono mancate le piccole difficoltà dovute alla lingua e alle differenze culturali/culinarie!
    Le giornate erano generalmente divise in due parti: una era dedicata al progetto e l’altra era di svago e visita dei luoghi: abbiamo infatti visitato le città vicine (tra cui la città natale di Copernico, Torun) e conosciuto i ragazzi delle diverse nazioni e del luogo.
    Per concludere direi che è stata una bella esperienza perché ho potuto conoscere molte persone che non avrei mai conosciuto e perché ho potuto mettermi in gioco.
    Ambra

    RispondiElimina
  4. Salve a tutti,
    mi chiamo Gianmarco e anche, io insieme ad Alessandro e ad Ambra, ho partecipato al viaggio inaugurale del progetto. Essendo appunto il primo incontro, la parte "teorica" è stata preferita a quella "pratica", per cui abbiamo avuto l'occasione di confrontarci con i compagni e con i professori europei in duplice modo : mettendo alla prova la nostra conoscenza dell'inglese informale e di quello più tecnico e confrontando le nostre conoscenze e nozioni, non solo didattiche, constatando che, contrariamente a quanto si dice e a tanti luoghi comuni, l'istruzione italiana non è poi così precaria, o inferiore a quella degli altri paesi europei.
    Personalmente ritengo che l'importanza dell'incontro, oltre a quella "ufficiale" di progettazione della fiaba, è stata l'analisi delle differenze culturali colte nella famiglia che mi ha cordialmente ospitato prima, nei" rapporti sociali" e alunno-insegnante poi.
    Gianmarco

    RispondiElimina